A un mese di distanza dall’annuncio del rilancio di Meridiana attraverso il brand Air Italy, parte ufficialmente la stagione delle assunzioni. E saranno tutte sulla base di Malpensa, aeroporto
scelto come catalizzatore di passeggeri provenienti da tutta Italia (attraverso i numerosi collegamenti nazionali attivati) per poi salire a bordo dei grandi aerei intercontinentali.
Il Piano industriale svelato a febbraio in conferenza stampa all’Hotel Excelsior Gallia di Milano parlava di cinquanta aerei nei prossimi cinque anni, dieci milioni di passeggeri (di cui otto a Malpensa), millecinquecento nuovi posti di lavoro e cinque nuove rotte intercontinentali in partenza dallo scalo varesino soltanto nel 2018 (tra cui New York, Miami e Bangkok).
Il primo passo verso questa direzione è il via alle selezioni per la ricerca di 24 piloti, con un’esperienza maturata in almeno 500 ore di volo, da impiegare a bordo di A330, B737 e B767. Il job posting è già stato pubblicato sul sito internet della compagnia. Non c’è invece ancora alcuna ufficialità in merito all’avvio delle selezioni per gli assistenti di volo.
La stampa sarda, nei giorni scorsi, parlava di almeno 63 nuovi ingressi entro il 2018. Su questo fronte, però, è serrato il confronto con i sindacati per il riassorbimento del personale dichiarato in esubero
(396 dipendenti, di cui oltre cento basati a Malpensa) con l’accordo ministeriale di giugno 2016, quando Qatar Airways entrò in società acquisendo il 49 per cento del pacchetto azionario di Meridiana.
A tal proposito, è già stato fissato per il 9 aprile un incontro al ministero per lo Sviluppo economico tra i vertici aziendali e Usb, Cobas e Apm-Ta per la presentazione del Piano industriale. Le tre sigle di base avevano cancellato lo sciopero dello scorso 8 marzo proprio come segno di distensione in attesa di un confronto con il nuovo management. «Non potremo che valutare – dissero – il nuovo corso aziendale sulla base di fatti concreti, che affrontino i problemi lasciati sul tappeto dal drastico ridimensionamento perseguito negli ultimi anni, durante i quali abbiamo perso mille dipendenti, 30 aerei e più di 6 milioni di passeggeri, tagliando salari e diritti».