Air France-Klm in pista Sea: «Tappeto rosso»

La Prealpina - 29/03/2017

 

Non fu un semplice addio quello di Air France il 29 ottobre del 2011, giorno in cui trasferì i voli per Parigi da Malpensa a Linate, seguita a ruota da Klm con Amsterdam pochi mesi dopo. Sembrava la resa per Malpensa, un aeroporto che non sapeva trovare la spinta per uscire dallo psicodramma provocato dal dehubbing di Alitalia. Sei anni dopo non può dunque essere un semplice ritorno quello del colosso dei cieli franco-olandese, da ieri di nuovo operativo al T1 con cinque voli giornalieri per Charles de Gaulle e quattro per Schiphol.

«Tappeto rosso per un ritorno che conferma la scelta di molti vettori di voler essere presenti in un grande scalo internazionale in forte crescita», ha detto il Ceo di Sea, Giulio De Metrio, durante la cerimonia ufficiale al gate per l’arrivo del Boeing 787-900 di Air France, il nuovissimo aereo entrato a far parte della flotta lo scorso mese di dicembre che per la prima volta tocca suolo italiano. Un evento nell’evento, dunque, bagnato in pista dai water cannon dei vigili del fuoco, così come accade soltanto per gli avvenimenti speciali.

De Metrio ha ricordato che Malpensa cresce ininterrottamente da ventidue mesi, che da ormai quattro l’incremento è a doppia cifra (tra cui un dicembre da record con +19%) e che la soglia dei 20 milioni di passeggeri annui verrà ampiamente superata. Di quanto? «Abbiamo delle previsioni, ma non le vogliamo svelare, preferiamo essere scaramantici e goderci i risultati mese per mese». Di sicuro il 2018 ha già regalato il notevole incremento di voli di Ryanair e cinque nuove rotte intercontinentali (le quattro destinazioni cinesi di Neos e il diretto su Mosca di Meridiana), ma le sorprese non sono finite.

«Nel corso dell’anno usciranno quattro piccoli vettori, ma entreranno dodici nuove compagnie», ha svelato De Metrio, aggiungendo inoltre che prima di dicembre Lufthansa avrà rifatto da cima a fondo la propria lounge.

A suggellare l’accueillir à nouveau di Air France-Klm a Malpensa non è voluto mancare Barry ter Voert, senior vice president Europe del Gruppo. «It is great to be back», sono state le prime parole del suo discorso ufficiale in inglese.

«La presenza del nostro Boeing 787 sulla pista di Malpensa, il secondo aeroporto in Italia per numero di passeggeri, conferma l`impegno di Air France-Klm sull`area di Milano. La riapertura dei voli da Malpensa è un’opportunità per espandere la nostra presenza nel Nordovest dell’Italia e nel sud della Svizzera. Sono stati i nostri clienti a chiedercelo con insistenza: perché non tornate a Malpensa? E così abbiamo fatto, in continuità con i voli da Linate, con l’obiettivo di ampliare la nostra catchment area».

Air France-Klm non soltanto torna in brughiera, ma porta con sé anche servizi esclusivi che nel corto-medio raggio ormai non esistono praticamente più, essendo ormai terra di conquista pressoché esclusiva delle compagnie low cost. Per i propri passeggeri mette infatti a disposizione un servizio gratuito di limousine da e per l’aeroporto per tutti gli utenti di classe Business e La Première con prosecuzione su voli lungo raggio operati dalle due compagnie aeree. Senza costi aggiuntivi anche il biglietto sulle linee di autobus di Autostradale da Milano Centrale o Milano Fiera per tutti i passeggeri Flying blue, così come il parcheggio coperto P2 Executive di Sea di fronte al Terminal 1 per i possessori della tessera Flying blue platinum. Chi lo dice che le minestre riscaldate non sono buone?

Obiettivo: i transiti verso 178 destinazioni

Con il massiccio ritorno su Malpensa attraverso cinque voli per Charles de Gaulle e quattro per Schiphol, Air France-Klm non vuole soltanto collegare la Lombardia alla capitale francese e ai Paesi Bassi. No, il vero obiettivo è attrarre i passeggeri italiani verso i propri hub e da lì accompagnarli in tutta Europa e nel mondo, in particolare verso le destinazioni che ancora oggi non sono raggiungibili con un volo diretto da Milano. Sono i cosiddetti transiti, merce pregiata che Malpensa ha perso il giorno stesso in cui Alitalia ha deciso di abbandonare lo scalo nel 2008. Uno studio presentato ieri al T1 dal Gruppo franco-olandese svela infatti che la nuova programmazione dei voli permette ai passeggeri in partenza da Malpensa di raggiungere 178 destinazioni in tutto il mondo con un tempo di transito a Parigi o Amsterdam inferiore alle due ore. Nello specifico, le coincidenze entro i 120 minuti sono 94 in Europa, 32 in Africa, 19 in Nord America,15 in Asia, 8 in Medio Oriente,6 in Sudamerica e 4 nei Caraibi e Oceano Indiano. Tra le novità Accra e Cape Town da Parigi, Cartagena, Free Town e Minneapolis da Amsterdam.

Bentornata, finché dura

Bentornata Air France-Klm, a Malpensa. Finché dura. E per quanto vale. Né di più né di meno.

Mutuando pari pari il giudizio usato qualche anno fa da Giuseppe Bonomi (all’epoca presidente di Sea) alla presentazione della strategia dell’Alitalia dei capitani coraggiosi al Terminal 1, è un fatto che non disturba. Tutt’altro. Però nemmeno esalta più di tanto chi considera Malpensa un aeroporto che merita di essere al centro della pianificazione aerea italiana.

Troppo ingeneroso nei confronti della compagnia franco-olandese? Forse. Tuttavia il vettore non ci mise nulla ad abbandonare il T1 per andarsene a Linate, quindi di fronte a condizioni più vantaggiose delle attuali potrebbe rifarlo. È il libero mercato, del resto. Inoltre, al di là dei legittimi proclami ufficiali giustamente da registrare, non è un delitto pensare che torni in brughiera soltanto perché sono scaduti i termini della collaborazione con Alitalia e non può più disporre degli slot che ha avuto finora al Forlanini. Ipotesi maligna, ma realistica.

C’è un altro aspetto da non dimenticare. Air France-Klm non è qui per aprire rotte intercontinentali, bensì per drenare passeggeri italiani su Parigi e Amsterdam nei voli oltre-oceano. Proprio come faceva a Linate. Sicché non offre prospettive di sviluppo sul lungo raggio con annessi e connessi.

Dunque, bentornato al vettore che più di tutti ha osteggiato la Grande Malpensa. Per quanto darà e fino a quando lo darà.