Agrivarese 2016 nel nome della solidarietà. È stata una giornata disturbata dalla pioggia, quella di ieri, caduta a intermittenza sia al primo mattino sia a metà pomeriggio, ma i varesini (e non solo) costretti per la prima volta in stagione a rispolverare giacche e golfini, hanno recepito ugualmente il messaggio lanciato dalla Camera di Commercio attraverso l’azienda speciale Promovarese, unitamente a Comune e Regione, col patrocinio della Provincia e la collaborazione di tutte le sigle del settore, per una edizione diversa dalle precedenti.
Tanti sono stati gli stand che offrivano infatti prodotti destinando parte del ricavato alle popolazioni terremotate del centro Italia e che hanno fatto da degna cornice alla “cucina solidale” di piazza San Vittore, di cui scriviamo a parte. In particolare, non ha avuto un attimo di tregua quello dell’azienda agricola Bio Casale Nibbi di Amatrice, ospitato in piazza Monte Grappa, con yogurt, formaggi, fagioli e pasta tipici del reatino, con i visitatori che hanno acquistato volentieri e in quantità.
In totale sono state una novantina le aziende che hanno partecipato alla manifestazione e che sono arrivate da tutta la provincia, a testimonianza di un settore – quello legato appunto all’agricoltura – forse ancora poco visibile presso il grande pubblico, ma che quando scende in piazza viene riconosciuto subito per il suo valore economico, sociale, culturale. Birra, miele, pane, ortofrutta, formaggi, vino, distillati, fiori, animali da allevamento, macchine agricole: il panorama del made in Varese ha presentato un ventaglio di proposte d’eccellenza che ha lasciato stupiti molti visitatori. Non è mancata neppure la presenza del mondo della scuola grazie all’Isis Newton, polo tecnico e professionale che offre anche un corso quinquennale di “servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” di grande attrattività per i ragazzi, i quali possono alternare lezioni teoriche nella sede di via Zucchi e pratiche alla Cascina Tagliata di Robarello.
«All’appuntamento, ormai un classico per la città, abbiamo avuto veramente tante adesioni e questo indica come l’agricoltura sia viva e vitale -assicura il sindacoDavide Galimberti-, ma certo gli stand con gli animali, ai Giardini Estensi, hanno rappresentato il cuore di Agrivarese grazie al loro potere attrattivo nei confronti dei bambini e delle famiglie. Comunque ho raccolto consensi ovunque e mi pare che la gente si sia divertita. L’aspetto della solidarietà è stato poi di grande importanza e conferma l’attenzione di Varese verso chi si trova in difficoltà».
Forse non si è registrato il pienone delle passate edizioni (anche se trovare un parcheggio è stata un’impresa), ma ciò si deve alla sfortuna di incrociare quella che non è parsa, ai fini meteorologici, l’ultima domenica d’estate, ma la prima d’autunno. «Di anno in anno Agrivarese si conferma capace di far avvicinare al più vasto pubblico la nostra agricoltura di alta qualità», ha commentato Fernando Fiori, componente la giunta dell’ente camerale. Il suo presidente, Giuseppe Albertini, ha precisato che «l’evento è capace di valorizzare il nostro territorio, tanto da essere attrattivo anche per chi risiede nel resto della Lombardia o in Canton Ticino».
Ad allietare ulteriormente la domenica verde varesina ci sono stati momenti di spettacolo del tutto particolari, almeno per chi non rientra fra gli “addetti ai lavori” come le lezioni di coniglicoltura pratica, il pentathlon del boscaiolo, la sfilata di razze equine, la dimostrazione di smielatura, la sfilata di Bovari del Bernese e tre incontri con gli chef che in piazza Ragazzi del ‘99 sono andati insieme al pubblico alla scoperta dei sapori delle Valli Varesine.