L’Agenzia del turismo di Varese è ormai arrivata a un passo dal fallimento ufficiale: ieri mattina il liquidatore ha infatti depositato l’istanza in Tribunale. Il passaggio è avvenuto all’indomani dell’assemblea dei soci dell’ente turistico, dove l’Amministrazione provinciale ha comunicato al liquidatore «l’impossibilità per legge di far fronte ai debiti dell’Agenzia stessa». Da qui, appunto, l’istanza protocollata negli uffici al primo piano dell’edificio di piazza Cacciatori delle Alpi. Durissimo il commento di Gunnar Vincenzi, presidente della Provincia: «Dopo il disavanzo di 54 milioni di euro nel bilancio della Provincia, ecco un secondo pesante “regalo” lasciatoci dall’amministrazione leghista. Ieri (lunedì, ndr) abbiamo approvato l’ultimo bilancio dell’Agenzia del turismo, che evidenzia un passivo di 128 mila euro. Davanti a questi numeri si è rivelata saggia la nostra decisione di nominare subito dopo il mio insediamento a Villa Recalcati un liquidatore per limitare i danni. In questo anno il liquidatore, insieme al settore Turismo della Provincia, ha ricostruito tutte le voci di spesa e le passività dell’agenzia».
Il presidente Vincenzi spiega inoltre che «la Provincia di Varese, per legge, non può intervenire a copertura di tali debiti generati precedentemente alla messa in liquidazione. Giunti a questo punto credo che si debba prendere atto che il fallimento sia l’unica via percorribile per evitare ulteriori aggravi per le finanze pubbliche. Ricordo infine che già dal 2015, su nostra segnalazione, i competenti uffici della Procura hanno acquisito la documentazione relativa alla precedente gestione dell’Agenzia del turismo».
La notizia arriva a quasi dodici mesi dalla precedente “batosta” all’ente diretto per cinque anni da Paola Della Chiesa, durante il mandato di Dario Galli alla guida di Villa Recalcati. Nel maggio dell’anno scorso il consiglio provinciale aveva infatti decretato in via istituzionale – dopo lo stop di fatto, con lo smantellamento degli uffici – la chiusura delle attività dell’Agenzia, approvando il punto che parlava dello “Scioglimento e messa in liquidazione della società consortile a responsabilità limitata denominata Agenzia del turismo della Provincia di Varese”: «L’Agenzia nasce da un’ottima intuizione di Camera di Commercio e Provincia, ma i costi, cioè quattro milioni di euro in quasi cinque anni, erano troppi, così come i sessantamila euro di passivo», aveva commentato a caldo il capogruppo di maggioranzaPaolo Bertocchi, che aveva ricordato come la marcia indietro fatta un paio d’anni prima dall’ente camerale avesse contribuito a ridimensionare in maniera pesante obiettivi e aspettative.
A dicembre era poi arrivata la firma da parte di Vincenzi alla delibera con cui l’ex palazzina Apt di viale Ippodromo, che fino all’anno prima era stata sede dell’Agenzia provinciale del turismo, viene concessa in affitto all’Agenzia delle Dogane. Infine ieri mattina un altro passaggio ufficiale: all’indomani dell’assemblea dei soci, l’istanza di fallimento depositata in Tribunale dal liquidatore.