Varese al Vinitaly 2024? Forse. Sicuramente parteciparvi sarebbe una vetrina enorme per i vini prealpini, tuttavia, come spiega Marco Visconti, presidente dell’associazione Viticoltori varesini, «partecipare con uno stand per le degustazioni, a oggi, è poco proponibile perché non abbiamo il numero di bottiglie sufficienti a soddisfare la richiesta. Quindi, attraverso la Camera di commercio, si sta pensando di cercare di partecipare allo stand del padiglione Lombardia, che è uno dei più grandi e dove passano diversi addetti ai lavori, col nome di Varese e della nostra realtà vitivinicola». Nel frattempo, per il prossimo Vinitaly sono state poste le basi di un programma di promozione e incoming (roadshow e preview) in 15 Paesi di tre continenti, per delineare la mappatura evolutiva dei mercati. Questa strada, del resto, trova fondamento nel check up del settore fornito dall’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, che evidenzia ancora uno scenario globale piuttosto mobile. Secondo il responsabile dell’osservatorio, Carlo Flamini, il quadro 2023, se da un lato conferma le difficoltà del vino italiano previste a fine 2022, dall’altro evidenzia la necessità di operare un cambio di passo per rimettere in carreggiata il comparto alle prese con una stagione difficile. Infatti, secondo le stime dell’osservatorio del vino, l’anno si chiuderà con un calo del fatturato rispetto al 2022 (-2,9%).