A tavola per fare del beneLa sfida di Cuore di cuochi

La Prealpina - 15/04/2016

Bastasse un pizzico di timo, alloro e maggiorana per aiutare i bambini malati, tutto sarebbe più semplice. Ma quando ci si mette la Fondazione Giacomo Ascoli, la “magia” è servita in tavola. Perché ieri sera sono stati 220 i commensali che si sono seduti ai tavoli della sala Andrea alle Ville Ponti, dove a impiattare il “Cuore di cuochi”, tradizionale appuntamento promosso per la raccolta fondi, ci hanno pensato le squadre composte da soci Lions, Rotary e Soroptimist.

Tre team con grembiule addosso e mestolo in mano, impegnati a contendersi il titolo per il piatto migliore servito ai commensali, ma forse più di tutto gradito ai piccoli pazienti affetti da patologie oncologiche, per le cui cure sarà devoluto il ricavato della serata. Un “galà” benefico che ha visto presenti anche il sindaco Attilio Fontana, i candidati in corsa per le prossime elezioni, Paolo Orrigoni per il centrodestra e Davide Galimberti per centrosinistra, il questore Matteo Turillo, il rettore dell’Università dell’Insubria, Alberto Coen Porisini, e molte personalità di spicco del mondo imprenditoriale e dell’associazionismo locale.

Dunque che si mangia, per far del bene? La squadra dei Lions, capitanata dalla pluripremiata e ormai “apprendista masterchef” Elena Merella Paolucci, ai fornelli con il colonnello Alessandro De Angelis,comandante provinciale dei Carabinieri, Angela Ascoli e il sindaco di Ternate, Enzo Grieco, presidente del Lions Club Varese Host, ha puntato sui “malloreddus”.

Il Soroptimist, con la presidente Giovanna Zuccaro, Rosa Ghiringhelli, Nicoletta Romano ed Emilia Scarcella Gervasini, si è invece giocata il titolo col “risoptimist”, mantecando chicchi Carnaroli del marchese Medici a prosecco, pere e formaggella delle valli del Luinese. Quindi la squadra Rotary, in cui a vestire il cappello da caposquadra è Alessandra Broggi, affiancata da Alberto Soldati, Michele Graglia e Giuseppe Del Bene, per la preparazione di una tradizionale “pasta alla Norma”. A completare il tutto una bavarese al cioccolato con “coulis” di frutti rossi, prima del gioco che ha coinvolto tutti nell’indovinare quanti semi di caffè verde fossero contenuti in un’ ampolla, mostrata al pubblico.

Un numero che è rimasto “top secret”, seppur messo nero su bianco e conservato in busta chiusa, fino alla fine della serata. Perché è servito a coinvolgere i commensali, intrattenuti da un vulcanico Roberto Bof, in un terno al lotto che è valso premi ai vincitori, ma soprattutto tante offerte da devolvere alla causa della Fondazione Ascoli. Il ricavato dei fornelli solidali di ieri sera sarà infatti destinato a finanziare la ristrutturazione e l’arredamento di una camera asettica, presso il day hospital “Giacomo Ascoli”.