Apre la locanda del Ristoro dell’Eremo: da ieri turisti e visitatori possono dormire alle Cascine del Quiquio, a Santa Caterina del Sasso.
La nuova opportunità ricettiva fa parte del più ampio progetto di valorizzazione dell’Eremo siglato da Provincia di Varese, Agenzia formativa e Strada dei sapori. «Un anno fa -dichiara il consigliere provinciale a Formazione e Istruzione Paolo Bertocchi-, proprio nel momento in cui emergeva nella sua drammaticità il disavanzo dell’ente, non abbiamo tirato i remi in barca, ma abbiamo voluto scommettere sulle potenzialità di un luogo magico come Santa Caterina, costruendo insieme all’Agenzia formativa e alla Strada dei sapori delle Valli Varesine (ente che raccoglie Comuni, Comunità montane, parchi e produttori locali dell’agroalimentare) un progetto che valorizzasse il sito di Santa Caterina del Sasso mettendo al centro le scuole e la formazione».
A luglio del 2015, infatti, l’amministrazione provinciale, in accordo con l’Agenzia, decise di allargare a tutte le scuole del territorio la possibilità di vivere un’esperienza formativa alle Cascine del Quiquio, possibilità che fino a quel momento era data solo agli allievi dei corsi per operatori di ristorazione della sede di Varese del Cfp. E così in 12 mesi gli studenti del liceo artistico Frattini di Varese hanno realizzato produzioni di micro-editoria sulla base della conoscenza e delle suggestioni di Santa Caterina; quelli dell’Isis Stein di Gavirate (indirizzo turistico) hanno lavorato all’elaborazione di piccoli itinerari turistici in italiano e tedesco; quelli dell’Itie Tosi di Busto Arsizio si sono dedicati ad attività di avvio e approfondimenti sul “debate”, mentre quelli dell’Enaip di Busto hanno studiato le produzioni tipiche locali e visitato le aziende agroalimentari. Collaborazioni che verranno riproposte e potenziate quest’anno, con l’aggiunta del liceo Sereni di Luino.
Soddisfatta anche Angela Viola, presidente della Strada dei sapori, ente no profit che gestirà la locanda: «Il nostro compito è quello di gestire il ristoro dell’Eremo e riutilizzare tutto l’utile per potenziare l’offerta turistica e di formazione residenziale nel complesso. Con l’apertura della locanda, abbiamo recuperato una serie di spazi prima chiusi al pubblico e potenziato così anche l’offerta ricettiva in un contesto unico a livello internazionale».